Come valutare nella Didattica a Distanza
di Francesca Napoletano
Valutare significa dare valore, mettere in evidenza i punti forza e i punti deboli e dunque cogliere cosa e come migliorare. È un processo che, in ambito scolastico, è importante che preceda, accompagni e segua il processo di insegnamento-apprendimento, perché i docenti possano cogliere i miglioramenti, le battute d’arresto e le difficoltà dei propri studenti e porvi rimedio, ma soprattutto perché gli stessi studenti siano in grado di riconoscere come stanno procedendo e cosa possono fare per crescere.
Merito in cattedra: alla ricerca del docente “eccellente”? – Legge 107/2015 (la cosiddetta “Buona Scuola”)
già Dirigente Scolastico, esperto di valutazione scolastica e formatore
Lo stimolo a proporre tale argomento deriva dall’accelerazione impressa dalla Legge 107/2015 (la cosiddetta “Buona Scuola”)
La valutazione esterna delle scuole: dal RAV al PdM
In un precedente articolo "INVALSI: la valutazione esterna delle scuole" erano state affrontate le problematiche generali del nuovo sistema di valutazione della scuola italiana, divenuto obbligatorio con il DPR 80/2013, con particolare attenzione ai quadri teorici di riferimento e ai percorsi operativi inerenti la valutazione esterna delle scuole. In questo contributo si intendono approfondire alcune coordinate riguardanti la funzione e la struttura del RAV Rapporto di Autovalutazione (in vigore dall’a.s. 2014/15) e le sue interconnessioni con il PdM, Piano di Miglioramento, che rappresenta il “naturale” sbocco del RAV.
Curricolo verticale d’istituto. Realtà o utopia
Da molti anni si parla nella scuola della redazione di un curricolo verticale d’istituto, con l’intento di promuovere una coerenza formativa negli istituti comprensivi e di valorizzare le peculiarità della scuola stessa.
INVALSI: la valutazione esterna delle scuole
Questo contributo intende affrontare, a partire da una panoramica storica dell'evoluzione del sistema nazionale di valutazione, le problematiche della valutazione esterna, che, in questi mesi sta coinvolgendo un campione significativo di scuole (ma il percorso è iniziato da almeno 4 anni) e che si svilupperà fino al 2017.
Valutare, insegnare e imparare cooperando: spunti per una valutazione in chiave cooperative learning
Più volte, in questi anni, si è visto come il cooperative learning sia un metodo di insegnamento/apprendimento complesso contraddistinto dalla centralità del soggetto che apprende e costruisce in modo via via più autonomo le proprie conoscenze. Molto spesso, tuttavia, lavorare con modalità nuove rispetto alla lezione frontale o al cooperative informale non è semplice e uno dei primi ostacoli che gli insegnanti rilevano è proprio quello della valutazione1. Pare evidente, infatti, che sia fondamentale una rimessa in discussione delle forme di valutazione tradizionali, tenuto conto che il momento valutativo continua ad essere sentito come fondamentale da tutti gli studenti.
Strategie di valutazione differenziata: Foglietti in ingresso e Foglietti in uscita
La formazione in servizio dei docenti cambia verso?
Le considerazioni che seguono tendono ad evidenziare le novità introdotte dalla legge 107/2015 [1] e dalla normativa conseguente nella formazione in servizio dei docenti.
Educazione alla Cittadinanza: insegnare è una professione civica
Cosa ho fatto oggi per preparare i cittadini del domani? Cosa ho detto per ispirare i miei allievi? Come posso essere esempio di coerenza concettuale, di congruenza umana, di forza etica attraverso la mia disciplina? Ogni insegnante si dovrebbe interrogare sulla trasversalità della propria disciplina, sugli aspetti civici e sulle risposte ai grandi interrogativi di valore che la sua disciplina offre.
La valutazione dell’insegnante, tra paure e necessità
La valutazione è un processo fondamentale nel percorso formativo di ogni professionista che voglia crescere e migliorare nel suo lavoro. Nell'articolo di novembre 2015 Riccarda Viglino ha presentato il processo di valutazione sviluppato all'interno di un corso di formazione, messo in atto per rispondere all'esigenza di rilevare e riconoscere i miglioramenti avvenuti rispetto al corso frequentato e capire quali in particolare si ritenevano più efficaci rispetto ad altri. A questo scopo è stata strutturata, insieme ai corsisti, una rubrica di valutazione con criteri ben chiari e soprattutto condivisi.