Sperimentare la mindfulness a scuola

Sperimentazione mindfulnessIl protocollo Mindfulness Based Stress Reduction (MBSR) , è un programma per la riduzione dello stress ed è stato ideato dal Prof. Jon Kabat Zinn alla fine degli anni ’70 presso l’Università di Worcester (Boston) Massachusetts. Il programma è stato provato su più di 13.000 producendo effetti positivi sia sul piano fisico che mentale. Per quanto riguarda gli adulti, i protocolli di mindfulness per gli adulti utilizzano, fondamentalmente, tre modalità di meditazione di consapevolezza (body scan, pratica sul respiro, mindful yoga). Per i bambini, invece, si preferisce utilizzare esercizi che prevedano una maggiore varietà di esercizi sensoriali (visivi, uditivi, tattili, olfattive, gustative, cinestesici), per rendere il metodo più concreto e semplice. Nelle interazioni di gruppo per i bambini si possono anche includere giochi e un maggior numero di attività in movimento con esercizi di consapevolezza più brevi. Tra gli altri essi includono osservazioni multi sensoriali, brevi meditazioni sul respiro, body scan, movimenti, visualizzazioni, disegno, scrittura.

Per “farci un’idea di quanto possa essere vivida un’esperienza quando la mente è presente al suo dispiegarsi in modo intenzionale e non giudicante” suggeriamo la “pratica dell’uva passa”, per un primo assaggio di consapevolezza, così come è descritta Williams, Teasdale, Segal e Kabat-Zinn nel loro libro “Ritrovare la serenità” (Williams et al., 2010, p. 47-48).

Noi di Scintille.it ti proponiamo di fare una sperimentazione attiva per verificare cosa accade quanto la mente rallenta e si sofferma sugli oggetti sensoriali. Se ti piace, potrai poi proporla in classe.

Pratica dell’uva passa
1 – Tenere in mano

– Per prima cosa prendete un acino di uva passa e tenetelo sul palmo della mano o tra pollice e indice.

– Concentrandovi su di esso, immaginate di essere appena arrivati da Marte e di non aver mai visto un oggetto come questo nella vostra vita.

2 – Vedere

– Datevi il tempo di vederlo veramente; osservate l’acino d’uva passa con cura e con piena attenzione.

– Lasciate che i vostri occhi ne esplorino ogni parte, esaminando i punti in cui risplende la luce, gli incavi più scuri, le pieghe e le grinze e qualsiasi asimmetria o caratteristica unica.

3 – Toccare

– Rivoltate l’acino d’uva passa tra le dita, esplorandone la consistenza, magari a occhi chiusi, se ciò acuisce il vostro senso del tatto.

4 – Annusare

– Tenendo l’acino d’uva passa sotto il naso, a ogni inspirazione inalate qualsiasi odore, aroma o fragranza che ne scaturisca, notando se ne frattempo avviene qualcosa di interessante nella vostra bocca e nel vostro stomaco.

5 – Mettere in bocca

– Ora avvicinate lentamente l’acino d’uva passa alle labbra, notando come la mano e il braccio sappiano esattamente come e dove collocarlo. Posatelo delicatamente in bocca, senza masticare, notando innanzitutto come ci è arrivato. Esplorate per qualche momento l’acino d’uva passa con la lingua e le sensazioni che suscita in voi.

6 – Assaporare

– Quando siete pronti, preparatevi a masticare l’acino d’uva passa, notando come e dove deve collocarsi per la masticazione. Poi, molto consapevolmente, date un morso o due e notate che cosa succede subito dopo, facendo esperienza delle eventuali ondate di gusto che emana mentre continuate a masticarlo. Senza ancora ingoiarlo, notate le semplici sensazioni generate nella vostra bocca dal gusto e dalla consistenza dell’acino d’uva passa e come esse possano cambiare nel tempo, momento per momento, oltre a prendere nota di eventuali cambiamenti nell’oggetto stesso.

7 – Ingoiare

– Quando vi sentite pronti a ingoiare l’acino d’uva passa, vedete se prima di tutto riuscite a percepire l’intenzione di ingoiare mentre essa emerge, in modo da sperimentare consciamente anche tale intenzione, prima di procedere.

8 – Seguire le sensazioni

– Infine, vedete se riuscite a sentire ciò che rimane dell’uva passa mentre scende nello stomaco e a percepire le sensazioni del corpo nel suo complesso, al termine di questo esercizio di consapevolezza nel mangiare.

(ripreso da: http://www.stateofmind.it/2011/07/praticamente-mindfulness)

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