Il modello di cooperative learning di E. Aronson: il Jigsaw

Il metodo del jigsaw originariamente è stato elaborato da Aronson nel 1971. E’ una modalità specifica di cooperative learning, attraverso la quale ogni studente ha una parte di conoscenza. All’interno vengono spiegate le procedure per organizzare la classe.

Il metodo del jigsaw è stato successivamente modificato da Robert Slavin.

Cosa è il Jigsaw? Un esempio

Il jigsaw è una specifica tecnica di cooperative learning che ha raggiunto ormai trent’anni di successi in campo educativo e didattico. Proprio come in un puzzle, ogni pezzo – ogni parte attribuita ad uno studente – è essenziale per la piena comprensione e il completamento del prodotto finale. Se ogni parte di lavoro è essenziale, allora anche lo studente che la possiede è essenziale: è proprio questo che rende questa strategia così efficace.

Ecco come si lavora: gli studenti appartenenti ad una stessa classe vengono divisi in gruppi di 4 o 5 ciascuno.

Supponiamo che il loro compito sia quello di imparare la seconda guerra mondiale. In un gruppo strutturato con il jigsaw, Sara è responsabile delle ricerche relative alla nascita del potere di Hitler nella Germania prima della guerra; un altro membro del gruppo, Stefano, avrà il compito di prendere informazioni sui campi di concentramento; Pietro cercherà di capire il ruolo della Gran Bretagna nel conflitto, Mara il ruolo dell’Unione Sovietica; Clara affronterà l’entrata in guerra del Giappone e lo sviluppo della bomba atomica.

Al termine del lavoro ogni studente tornerà al suo gruppo casa e presenterà una relazione ben organizzata al proprio gruppo. La situazione è fortemente strutturata al punto che il solo accesso che ogni membro ha rispetto ai materiali degli altri dipende dall’ascolto attento alla relazione delle altre persone nel gruppo. Così, se a Pietro non piace Stefano o se pensa che Sara sia una stupida e la prende in giro, non avrà la possibilità di affrontare con sicurezza il compito che seguirà alla fase di studio.

Per migliorare il grado di accuratezza nel relazionare, gli studenti non riportano direttamente in gruppo il risultato del loro lavoro ma si incontrano precedentemente con altri alunni “esperti” dello stesso argomento (per es. l’entrata in guerra del Giappone e lo sviluppo della bomba atomica) per raccogliere informazioni, approfondire il loro argomento e ripetere le loro presentazioni. Noi chiamiamo questi “gruppi esperti”. Ciò è particolarmente utile per quegli studenti che hanno iniziali difficoltà nell’apprendimento o che si confondono nell’organizzazione del lavoro.

Quando ogni relatore ha raggiunto una certa scioltezza e fluidità nell’esporre, gli studenti tornano al gruppo casa eterogeneo e l’esperto di “Bomba atomica e Giappone” insegna ai compagni di gruppo ciò che ha imparato in modo da istruire tutti i compagni nella sua “specialità”. Al termine delle relazioni ogni studente viene sottoposto ad una valutazione costruita dai suoi compagni di squadra.

Quali i vantaggi di una classe in Jigsaw?

Possiamo notare come sia un modo piuttosto efficiente di organizzare l’apprendimento dei materiali. Ma ancor più importante è che il processo del jigsaw incoraggia di per sé l’ascolto, il coinvolgimento, l’empatia dando a ciascuno una parte essenziale da giocare nell’attività di apprendimento.

I membri del gruppo devono lavorare insieme per raggiungere uno scopo comune e ogni persona dipende dalle altre (interdipendenza positiva). Nessuno studente può comprendere completamente se non lavora con gli altri. Questa cooperazione è determinata dalla progettazione stessa della lezione e facilita l’interazione tra gli studenti, portandoli a valutare i contributi degli altri come un compito comune.

Altrettanto alto è il grado di responsabilità individuale che ciascuno studente sviluppa nei confronti dei propri compagni: senza il suo massimo impegno per la preparazione dei contenuti in vista dell’insegnamento agli altri, tutto il gruppo sarebbe in difficoltà.

Jigsaw in 10 passi (ripreso e adattato dal sito www.jigsaw.org)

Il Jigsaw è un metodo abbastanza semplice che puoi realizzare seguendo questi passi:

  1. Dividi gli studenti in gruppi di 4 – 5 persone. Il gruppo dovrebbe essere eterogeneo per genere, abilità cognitive e differenze culturali.
  2. Scegli uno studente per gruppo come responsabile. Inizialmente questa persona dovrebbe essere l’alunno più maturo del gruppo.
  3. Dividi la lezione del giorno in 4 – 5 segmenti. Come nell’esempio sopra riportato della seconda guerra mondiale.
  4. Assegna ad ogni alunno una parte da imparare e assicurati che ogni studente abbia accesso solo alle sue informazioni.
  5. Dai il tempo agli studenti di leggere almeno due volte la loro porzione di studio per familiarizzare con essa, senza il bisogno di memorizzarla.
  6. Forma “gruppi esperti” temporanei unendo tra loro alunni che abbiano la stessa parte. Dà agli esperti tempo per discutere dei punti essenziali del loro paragrafo e per ripetere la presentazione che faranno al gruppo
  7. Fa tornare gli esperti al loro gruppo casa.
  8. Chiedi ad ognuno di presentare la propria parte nel gruppo. Incoraggia gli altri a fare domande di chiarificazione
  9. Gira tra i gruppi osservando i processi. Se sorgono dei problemi (per es. qualche membro domina sugli altri) intervieni in modo appropriato. Può essere anche opportuno lasciare che il “responsabile” di gruppo si occupi di ciò. I responsabili possono essere aiutati a gestire sussurrando un suggerimento su come intervenire finche non padroneggiano da soli la situazione.
  10. Alla fine della sessione di lavoro dà un breve compito (un quiz) in modo da permettere agli alunni di capire che la sessione non è stata un gioco ma conta realmente per l’apprendimento.

Negli anni successivi Robert Slavin ha ripreso e modificato questa tecnica cooperativa, inventando il Jigsaw II e III.

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